XII RADUNO NAZIONALE A.N.F.I.
Pisa dal 29-09-1990 al 30-09-1990








In omaggio alla città di Pisa, che nel lontano 1920 fu una delle prime sedi dove i finanzieri in congedo sentirono il bisogno di creare una Società di Mutuo Soccorso, perciò antesignana della attuale Associazione, viene scelta proprio detta città quale sede del XII Raduno Nazionale A.N.F.I.
Nutrito il programma nei due giorni di cerimonie, vivi l'interesse e la curiosità suscitati tra la popolazione e i turisti presenti a Pisa dal corteo delle uniformi storiche, che per l'occasione si snoda per le vie dei centro cittadino.
La solenne cerimonia della deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti di tutte le guerre, nella suggestiva Chiesa di Santa Caterina, un concerto serale della Banda del Corpo nella Piazza dei Cavalieri, un festoso lancio di paracadutisti, le suggestive evoluzioni ed esercitazioni degli sbandieratori e dei balestrieri di Pisa nei loro sfarzosi costumi rinascimentali ed il saggio della squadra cino-agonistica del Corpo, sono le manifestazioni che hanno lasciato in tutti i radunasti un ricordo indelebile delle due giornate del Raduno.
Vi hanno partecipato circa 2.000 persone,tra soci e familiari di 114 Sezioni di tutta Italia.
Nel pomeriggio del 29 settembre, organizzato dalla Presidenza Nazionale, con la perfetta organizzazione della locale Sezione A.N.F.I. e con la grande disponibilità del Comune di Pisa, ha avuto luogo, nell'incomparabile scenario dei Giardino Scotto, uno spettacolo indimenticabile fornito dal "Gruppo sbandieratori e musici pisani", con i loro variopinti costumi rinascimentali che, con il loro dividersi e ricomporsi in un turbinio di movimenti lenti, armoniosi, segnati dal suono gradevole di pifferi, trombe e tamburi, hanno suscitato l'applauso dei radunisti.
Poi ancora il bellissimo numero dei "Balestrieri di Pisa", vestiti anche con i costumi d'epoca: si sono esibiti con grande perizia nell'uso dell'arco.
Subito dopo ha dato spettacolo la squadra cino-agonistica del Centro di Addestramento Cinofili di Intimiano con saggi collettivi di obbedienza, nel superamento degli ostacoli ed in una esercitazione di servizio in cui i cani, obbedienti e fedeli ai loro conduttori, hanno messo in risalto la loro preziosa collaborazione nei vari servizi d'istituto ed in particolare in quelli finalizzati alla lotta alla droga.
Nella serata i radunisti hanno potuto ascoltare, nell'incomparabile Piazza dei Cavalieri, il concerto della Banda del Corpo con musiche di Verdi, Puccinì, Mascagni, Grieg, Dworak.
Il mattino del successivo giorno 30 settembre i radunisti si sono riuniti presso il Giardino Scotto da dove si è formato il corteo per lo sfilamento nelle vie cittadine. Quindi il corteo con la Banda del Corpo, con tutte le Bandiere delle Sezioni A.N.F.I., con il "Gruppo sbandieratori e musici pisani", con i vari figuranti nelle divise storiche dei Corpo, con il Presidente Nazionale, i due Vicepresidenti e i Consiglieri Nazionali, seguiti da tutti i radunisti e loro familiari, ha sfilato dal Lungarno Galilei fino a Piazza Santa Caterina, dove ha sostato per la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti pisani per poi proseguire fino a Piazza dei Miracoli dove, nel Duomo, i radunisti. hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa.
Al rito religioso sono intervenuti con i vertici dell'A.N.F.I. e con i radunisti, il Comandante Generale, Gen. C.A. Ramponi, l'Ispettore per l'Italia Centrale, Gen. D. Farnè, il Capo di Stato Maggiore, Gen. B. Spezia, il Comandante della Zona di Firenze, Gen. B. Frea, il Comandante della Legione di Firenze, Col. Patroni, e il Comandante dei Gruppo di Pisa, Ten. Col. Cardile.
La liturgia della Messa è stata accompagnata dalle note del Coro della Sezione di Mestre. All'uscita del Duomo il corteo dei
radunisti si è ricomposto per portarsi a Piazza dei Cavalieri, dove, dal palco allestito per la circostanza, il Presidente Nazionale, Gen. C.A. Dell'isola, ha pronunciato il discorso ufficiale tracciando una sintesi dell'attività dell'Associazione,del crescente consenso che essa riscuote tra le forze in congedo, nonché dell'intenso lavoro svolto dalla Presidenza per condurre in porto le rivendicazioni dei pensionati d'annata. Subito dopo ha preso la parola il Vicepresidente Nazionale, Gen. Canovaro, che traendo spunto dalla sua "pisanità" ha raccontato, con dotti riferimenti e con profondo calore umano, le esperienze della sua vita in una città così ricca di storia e di cultura. Ha ricordato, poi, i veri motivi che spingono i soci dell'A.N.F.I. a riunirsi per ritrovarsi con i compagni d'arme di un tempo e anche per testimoniare il loro spirito di Corpo e l'amore per la Patria e per le Istituzioni.
Ha chiuso il Comandante Generale con il saluto alle Autorità e a tutti i radunisti e per sottolineare il contributo che i finanzieri in congedo sono in grado di dare, e di fatto danno, alla esaltazione dei valori spirituali, all'affermazione dello Stato, alle fortune della Guardia di Finanza.
Infine tutti i radunisti hanno poi raggiunto la Caserma della Scuola Militare di Paracadutismo per consumare il "rancio sociale".