CONVEGNO AL VITTORIALE CON TEMA GABRIELE D'ANNUNZIO E LA GUARDIA DI FINANZA
Le Fiamme Gialle "contagiano" il Vate fin dalla sua giovane età.








Come preannunciato, nella serata del 18 giugno 2025 si è svolto nell'auditorio del Vittoriale degli Italiani con sede in Gardone Riviera (BS) il convegno avente per tema i rapporti del poeta-soldato Gabriele D'Annunzio e la Guardia di Finanza.
Moderato dal Tenente Emanuele Maestri, Comandante della Tenenza di Salò, il convegno è stato aperto dagli organizzatori, Col. t. ST Francesco Maceroni, Comandante del Provinciale di Brescia, e dal Prof. Giordano Bruno Guerri, Direttore responsabile del Vittoriale.
Subito dopo sono intervenuti i due relatori, Prof.ssa Elena Ledda, figlia di un Appuntato della GdF già in servizio a Salò negli anni quaranta, docente universitaria ed autrice di testi e pubblicazioni sul Vate, e Col. (aus.) Gerardo Severino, già direttore del Museo Storico del Corpo ed autore di numerose pubblicazioni sulla storia della GdF e dei suoi uomini in divisa caduti per la Patria.
I due illustri relatori hanno evidenziato i molteplici aspetti, sia pubblici che privati, che hanno visto lo scrittore abruzzese (classe 1863) nei suoi rapporti con le Fiamme Gialle. Egli, appena undicenne conosce un suo parente che indossa la divisa della Guardia Doganale e che, qualche decennio dopo, cambierà denominazione in Guardia di Finanza. Viene ricordato che il motto "Nec Recisa, Recede" (neanche spezzata retrocede) fu scritto dal soldato-poeta in una lettera inviata nel 1920, ad un amico Ufficiale della Regia Guardia di Finanza, nella quale elogiava le gesta dei valorosi Finanzieri nell'impresa di Fiume. Solo nel 1933 il motto veniva permanentemente adottato dalla Guardia di Finanza. Nello stesso periodo, per i molteplici episodi che avevano visto fianco a fianco il Vate con le Fiamme Gialle, la Guardia di Finanza lo nominò "Appuntato ad honorem".
L'ultima parte della sua vita Gabriele D'Annunzio la trascorreva al Vittoriale che aveva fatto costruire negli anni venti. Il 3 marzo 1938 cessava di vivere. Erano i Finanzieri a portare a spalla il feretro per deporlo nell'ultima dimora del Vate.
Al termine del convegno, durato circa due ore, è scattato un fragoroso applauso del pubblico presente, a conferma dell'apprezzamento della serata in tutti i suoi aspetti.
La nostra Sezione è stata rappresentata dal Presidente Carmine Battista con al seguito i Soci Mario Cavarretta, Antonio Camarda e Michele Salducco. Le immagine pubblicate sono state scattate dallo scrivente durante il convegno. (M.Cavarretta).