Visita al Palazzo del Quirinale










Il giorno 21 giugno 2025, una piccola rappresentanza della Sezione ANFI di Pistoia si è recata in visita al Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana. Questa visita ha rappresentato non solo un’importante opportunità culturale, ma anche un significativo momento di riflessione sul valore delle nostre istituzioni democratiche e sulla lunga storia che ha contribuito alla costruzione della nostra identità nazionale.
Il Palazzo del Quirinale, situato sul colle omonimo – il più alto dei sette colli di Roma – vanta una storia lunga oltre quattro secoli. Edificato nel 1583 per volere di papa Gregorio XIII come residenza estiva dei pontefici, è stato successivamente abitato da 30 papi, 4 re d’Italia e 12 Presidenti della Repubblica. Dopo la proclamazione della Repubblica nel 1946, il Quirinale è divenuto simbolo dell’unità nazionale e centro della vita istituzionale del Paese.
Le sue stanze riccamente decorate, i giardini monumentali, e le opere d’arte di inestimabile valore che ospita, rappresentano un patrimonio storico-artistico che testimonia il passaggio dal potere temporale della Chiesa, alla monarchia sabauda, fino alla democrazia repubblicana. Attraversare i suoi ambienti significa compiere un viaggio nel cuore della storia italiana, tra fasti barocchi e sobrietà istituzionale.
La data del 21 giugno 2025 riveste un significato particolare: ricorre infatti il 251° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, nata nel 1774 come “Legione Truppe Leggere”, con compiti di vigilanza doganale e contrasto al contrabbando. Questa ricorrenza si lega simbolicamente anche alla Battaglia del Solstizio (15–23 giugno 1918), combattuta sul Piave durante la Prima Guerra Mondiale, in cui numerosi militari della Guardia di Finanza si distinsero per coraggio e abnegazione, contribuendo alla difesa del fronte e alla vittoria italiana. Proprio da questi fatti d'arme trae origine la scelta della data del 21 giugno per celebrare annualmente il Corpo.
La visita al Quirinale, in questo contesto, ha assunto dunque un doppio valore: storico e commemorativo, consolidando il legame tra la Guardia di Finanza, le istituzioni repubblicane e la memoria collettiva del Paese.